Antonio è l’anima dell’Osteria Locanda Cecconi, di origini emiliane ha scelto di vivere all’Elba e di fare ristorazione di qualità a prezzi accessibili in uno dei luoghi più frequentati dell’isola.
Quali sono le tue origini e come è nato questo progetto a Porto Azzurro?
Io vengo da una famiglia di ristoratori, sono di origine reggiana, ho studiato a Parma e un paio di anni all’università a Venezia lingua e letteratura orientale che ho dovuto interrompere proprio per prendere in mano il ristorante albergo di famiglia e mi sono dedicato unicamente alla ristorazione prima con “Il Leone Pomponesco” e poi con una osteria “Da Bortolino” in riva al fiume a Vidana in provincia di Mantova sul Po. Ho seguito molto tutto quello che concerne i prodotti, i produttori, i vini però sempre seguendo la parte esterna, in cucina ho avuto prima mia madre e poi i soci come adesso nella Locanda.
Come’è che sei sbarcato all’Elba?
Ho cominciato a venire all’Elba nell’85 e avevo amici come Stefano Cecconi, io venivo in inverno perché d’estate lavoravo, mi sono affezionato agli elbani, non al turismo perché quando venivo non c’era neanche un turista e Stefano, che ha il Ristorante Floriano con sua sorella, mi ha sempre detto: quando è che vieni qua a fare qualcosa all’Elba? Nel momento nel quale i miei figli sono partiti perl’università uno a Bologna e uno a Forlì sono stato libero di scegliere di cambiare vita. Ho venduto la mia parte di osteria al mio socio e mi sono trasferito qua nel 2011 e nel febbraio 2012 abbiamo aperto l’Osteria Locanda Cecconi.
Mi hanno dato mano libera per impostare il locale come volevo e così siamo partiti insieme a Federico, che è il figlio di Stefano, a Donatella in cucina e ho la fortuna di avere la supervisione di Angela Cecconi che sono 35 anni che fa la cuoca, sua nonna faceva la cuoca a Porto Azzurro.Cerchiamo di mantenere questo rapporto diretto con la tipicità che però non diventi un museo ma rimanga un mantenimento, un portare avanti questa cultura del cibo.Questa avventura è iniziata nel febbraio 2012, sono due anni che siamo aperti ed è impostata in maniera diversa da altri locali utilizzando solo, unicamente, al limite del possibile, prodotti che si trovano sull’Elba. Ho fatto una ricerca piuttosto accurata su i produttori e le materie prime che si potevano trovare sull’isola, stando qua e tenendo aperto anche d’inverno ho approfondito questo aspetto. Abbiamo quasi tutte le verdure bio locali e non trattate, formaggi prodotti sull’isola, pane di un forno artigianale di Portoferraio, la carne me la faccio mandare da persone che conosco come allevano gli animali, e lo stesso per i salumi e i formaggi, piccole aziende che fanno prodotti di qualità, è un posto dove mangi verdure di qua non trattate e il pesce pescato da una piccola barca all’Elba. Anche per il vino abbiamo le migliori cantine locali e prodotti di piccole aziende italiane e francesi attente al territorio, ma ho sviluppato un rapporto particolare con la Azienda Agricola insieme alla quale produco un Bianco dell’Elba in esclusiva per l’osteria.
Con questa impostazione della ristorazione cerco di far lavorare la gente brava, la gente corretta, la gente che crede nel territorio, e questo che poi porta alle persone di rimanere sul territorio, a trattarlo bene, e secondo me l’Elba, altro motivo del perché sono venuto qui, è un posto dove è molto più facile fare veramente una proposta politica gastronomica di questo tipo.
A cura di Valter Giuliani
Notizie su L’Osteria Locanda Cecconi sul sito www.elbataste.com