Tra le innumerevoli piccole e grandi spiagge poco conosciute di cui è disseminata la costa dell’isola d’Elba, ne ho scelte sette. Se la breve descrizione stimolerà la vostra curiosità, potrete conoscerle in modo più approfondito, infatti ad ognuna corrisponde un articolo con foto.
Certamente vorrete prima visitare le “star” tra le spiagge dell’isola, in questo caso vi invio direttamente al post “Le 10 spiagge più belle dell’isola d’Elba”, ma sono certo che dopo qualche giornata sulle spiagge più conosciute e per questo anche più frequentate, nascerà in voi il desiderio di raccogliervi in qualche arenile più appartato, allora ricordatevi di queste sette spiagge, le quali sono soltanto un pallido tentativo di farvi conoscere la grande diversità ambientale dell’isola d’Elba.
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Ottonella
Si trova sulla provinciale che da Portoferraio conduce in località Bagnaia, nei pressi di due prestigiose strutture ricettive, il Camping Rosselba e l’hotel Villa Ottone. Lascerete l’auto su uno degli slarghi lungo la strada e v’inoltrerete per un breve sentiero ben segnato dall’insegna di un Diving e di un piccolo bar.
La spiaggia dell’Ottonella si trova al centro del golfo di Portoferraio e già questo qualifica la visita, poiché la bellezza che vi circonderà è difficilmente descrivibile, ci ho comunque provato in questo post.
La presenza dell’hotel è estremamente discreta, occupa infatti una piccola porzione di spiaggia, trattasi di un ripascimento fatto proprio dall’hotel, per il resto è tutta libera ed alterna una parte di sabbia ad una sassosa, per poi continuare con una scogliera bassa e bellissima, sia da terra che da mare. La scogliera di cui parlo è costituita da calcare rosa lavorato dal mare, proprio in mare l’abbondanza di prateria di poseidonia crea l’ambiente favorevole ad una miriade di piccoli animali che costituiranno il vostro piacere durante una breve nuotata lungo costa.
Viticcio
Per raggiungere a piedi questo minuscolo arenile, è necessario recarsi nella frazione di Viticcio che si trova nel comune di Portoferraio. Dal piccolissimo insediamento di Viticcio scenderete sull’omonima microscopica spiaggia e da qui, con le spalle rivolte verso il mare, dovete percorrere circa 200 metri verso destra. Non è un passaggio semplice, bisogna arrampicarsi in più punti e non fatelo in aprile-maggio quando vi nidificano i gabbiani reali.
Una buona alternativa è tuffarsi a Viticcio e con qualche bracciata raggiungere questa insenatura, formata dai piccoli ciottoli arrotondati che derivano dalla grigia roccia sedimentaria sovrastante l’arenile.
Durante l’alta stagione può darsi che ci troviate qualche diportista che, lasciata l’imbarcazione principale a debita distanza nel golfo, si è recato in visita a questa spiaggia col tender.
Avrete notato che non ho definito la spiaggia con nessun nome particolare, infatti non è segnata sulle carte e tra i locali regna una certa confusione, poiché in questo breve tratto di costa si trovano tante piccole insenature non tutte segnate sulla carta, oltre alla presente che in un precedente articolo ho chiamato “Bellezza senza nome”, ve ne sono alcune altre delle quali ne ho recensite due, una di queste viene chiamata “Pinetina”, si trova nei pressi del promontorio dell’Enfola, alla quale si accede direttamente dalla strada provinciale scendendo un ripido sentiero nella macchia. Un’altra più vicino a Viticcio, attualmente utilizzata da due hotel che usano ricostituirla ogni anno con ghiaino e sabbia riportata. Non è facilissimo recarsi su questa spiaggia proprio a causa delle proprietà private, se vi interessa dovete chiedere il permesso agli hotel, di solito sono accondiscendenti. Anche questa seconda spiaggia al momento non è connotata da nessun nome.
Porticciolo
Siamo nel versante orientale dell’isola, a Rio Marina. Da qui si deve imboccare la strada panoramica che conduce per l’appunto in località “Porticciolo”, non potete sbagliare, poiché la strada a un certo punto diventa sterrata e senza sbocco. Poco prima della fine della strada, evanescenti indicazioni vi segnaleranno un ripido sentiero in discesa nel bosco di circa 500 metri. Alla fine di questo sentiero sarete su una spiaggia che non saprei definire se di sabbia grossa o di ghiaino fine, comunque circondata dal verde e con un bel fondale davanti. Ci troverete più che altro alcuni turisti stranieri che affittano case nei dintorni e che desiderano trascorrere una vacanza tutta natura. Difatti qui c’è solitamente silenzio e, a meno che non sia assediata da qualche motoscafo, non è mai troppo affollata. In più potete contare sul fresco delle tamerici proprio sulla spiaggia. Il fondale digrada lentamente, pertanto non avrete difficoltà a controllare i vostri bambini.
Se la spiaggia del Porticciolo vi piacerà e se vorrete fare conoscenza anche con altre due spiagge ben più piccole ed altrettanto solitarie, leggete questo post dove, oltre alla spiaggia del Porticciolo si parla anche di Luisi d’Angelo e della spiaggia di Gennaro, due autentiche piccole perle in un mare straordinario.
Cala Peducelli
Il paese di Capoliveri è un borgo di collina che domina e amministra un ampio tratto di costa. Vi troverete pertanto grandi spiagge di sabbia come Lacona e Lido di Capoliveri, così come spiagge assai turistiche e molto antropizzate, tra le quali l’Innamorata, Pareti, Madonna delle Grazie, Morcone e altre.
Vi sono altresì moltissime piccole insenature frequentate più che altro dai pochi fortunati che possiedono case e appartamenti per vacanze nelle vicinanze.
Una di queste insenature non semplici da individuare e ancor meno da raggiungere, è Cala Peducelli che troverete descritta e fotografata in questo post.
Sebbene nominalmente si tratti di una breve spiaggia di sabbia e ciottoli, con Cala Peducelli si intende anche un tratto di costa di circa 500 metri, lungo il quale, oltre alla spiaggia, si può usufruire di una bassa scogliera particolarmente adatta per godersi le belle giornate di mezza stagione o anche invernali e per tuffarsi durante l’estate. Al riparo di una di queste basse scogliere, ci sono altre due insenature costituite da sabbia grossolana e da un mare limpidissimo, sono così minuscole che di solito quando sono già occupate da qualcuno, nessun altro tenta di stendervi il proprio asciugamano.
Nuotare lungo questo tratto di costa è un’esperienza di luce e di trasparenze, dovete avere l’accortezza di informarvi sulle previsioni meteo, poiché col vento di Scirocco il mare s’increspa e perde il suo consueto aspetto cristallino.
Felciaio
Durante l’altissima stagione Felciao diventa una spiaggia discretamente frequentata anche dai residenti, oltre che dai turisti. In tutti i casi troverete sempre qualche angolo dove ritirarvi senza tanta gente intorno.
Come ho descritto in questo post, Felciaio è più una località che una spiaggia, essendo un tratto di costa di meno di un chilometro lungo il quale incontrerete brevi spiagge e basse scogliere, insieme a bassi fondali sabbiosi e limpide pozze di scogliera.
Felciaio si trova nei pressi di Lido di Capoliveri, spiaggia ben più conosciuta e molto frequentata, vi si accede da un posteggio ricavato da una radura sulla costa. Per raggiungere Felciaio prendete come punto di riferimento il “bar la fontina” e il banco di frutta di Anna, da qui parte una stretta strada asfaltata che porta al posteggio sterrato di Felciaio. Dopo aver percorso qualche decina di metri nella vegetazione resinosa di cisti e ginestre, incontrerete la prima spiaggia sotto di voi, non è mai molto frequentata perché è sassosa e completamente in vista rispetto a chi passa sul sentiero sopra. Scendete qualche gradino e troverete la spiaggia per famiglie con bambini, un basso fondale sabbioso con una spiaggia normalmente ricoperta da un fitto strato di foglie secche di poseidonia, talvolta, secondo l’intensità delle mareggiate invernali, potrete avere l’opportunità di stendervi direttamente sulla sabbia. Ancora avanti e si apre un terzo scenario, generalmente più affollato, è questa la spiaggia col piccolo molo e un promontorio di circa 70 metri che si allunga verso il largo, frequentato da chi vuol vedere dall’alto dei suoi 4/5 metri circa l’insieme delle insenature e da quelli a cui piace fare i tuffi. Andate oltre e troverete una bassa scogliera frastagliatissima con piccolissime rientranze, ideali per appartarsi in una luminosa solitudine.
Cala Seregola
Soggiornando nella zona orientale dell’isola d’Elba, specialmente a Rio Marina, avrete l’opportunità di frequentare spiagge molto particolari e senz’altro meno affollate che in altre parti dell’isola. Una di queste è Cala Seregola, una grande spiaggia in piena zona mineraria.
Non corrisponde al cliché della spiaggia in sabbia chiara e mare cristallino, ma l’ambiente sia terrestre che marino così particolare, è un interessante diversivo rispetto alle spiagge convenzionali.
La potrete scorgere dall’alto della strada provinciale che da Rio Marina porta alla località Cavo, con quella strana collinetta di terra rossastra che ne delimita il passaggio ad oriente, dove vi perderete in un ghiaieto multicolore. Negli ultimi anni un piccolo ristorante-bar in posizione panoramica, gestito da una simpatica famiglia locale, offre l’opportunità di trascorrere qualche ora a tavolino con una spettacolare vista mare.
Sulla stessa linea di costa vi è un’altra spiaggia decisamente unica, Topinetti, la sua sabbia è nera e pesante per la presenza di polvere d’ematite, suggerita almeno una visita per questa sua peculiarità e il bell’ambiente naturale che la circonda.
Buzzancone
Un buon quarto di isola d’Elba è occupato da quel braccio di terra che si protende verso sud col Monte Calamita, appartenente al comune di Capoliveri. Lungo i chilometri di costa del promontorio s’incontrano molte spiagge ed insenature, anche estremamente diverse tra loro.
E’ possibile percorrere il periplo di questa zona non solo dal mare com’è ovvio, ma anche in bicicletta, come viene descritto in questo post tra le 10 cose più interessanti da fare all’isola d’Elba. La parte orientale di questa linea di costa, ovvero quella che guarda il continente, può essere percorsa in parte anche in auto partendo dal paese di Capoliveri in direzione Capo Perla. Dopo pochi chilometri la strada diventa sterrata ed infine è sbarrata. A questo punto dovrete procedere a piedi. Si tratta di poche centinaia di metri di una bella passeggiata sul mare, fino a quando, dopo un curva con muretto in cemento che fa da paracarro verso il mare, vedrete la piccola spiaggia di Buzzancone.
Come viene descritto in questo post, Buzzancone è l’ultima spiaggia prima di inoltrarsi nella zona disabitata del Monte Calamita, fino alla fattoria delle Ripalte, all’estremità della penisola.
A causa della necessità di dover percorrere un tratto di strada a piedi (a meno che non siate in bici, mezzo ideale per questa parte di isola, meglio se da fuori strada), i “clienti” di Buzzancone sono generalmente persone sportive e famiglie spartane. Non solo gli adulti apprezzano la selvaggia natura del luogo, ma soprattutto i bambini che si divertono moltissimo a costruire improbabili ripari coi legni lasciati dal mare, un mare trasparente e non profondo, ben protetto da tutti i venti eccetto quelli nord-orientali, piuttosto rari durante la bella stagione.
Graziano Rinaldi
Antonella says:
Grazie x le Vs info sempre preziose