Questo tratto di costa si trova a sud, ben all’interno del maestoso Golfo Stella, con l’isola di Montecristo di fronte, in linea retta. Personalmente la frequento solo d’inverno, quando è completamente deserta, non che d’estate sia affollatissima, ma le sue dimensioni sono così ridotte che fa presto a riempirsi. Lungo la strada provinciale tra Porto Azzurro e Portoferraio, in località “La Fontanella”, allo slargo della strada dove si trova il banchino di frutta e verdura di Anna che vi consiglio vivamente, un cartello sbilenco indica “Lido di Felciaio”, si deve percorrere una stretta strada asfaltata per circa 1 km lungo la quale troverete residence e appartamenti per vacanze estive, un altro cartello ancor più improvvisato e questa volta scritto a mano, indica la spiaggia. Arrivati al grande posteggio a pagamento sul mare, si può decidere di percorrere il sentiero in alto, o quello tra la vegetazione, dalla parte del mare. La quasi totalità delle persone preferisce quest’ultimo che accorcia il percorso ed è piuttosto gradevole come breve passeggiata nella macchia mediterranea, non più di 5 minuti. Appena usciti dalla fitta vegetazione sempreverde, proprio una decina di metri sotto di voi, ecco la prima caletta.
Un Primo Assaggio di Roccia Mare in Mare Nostrum
Normalmente viene oltrepassata senza tanti complimenti, infatti anche in piena estate è l’unica parte di Felciaio dove potrebbe capitarvi di non trovare nessuno, del resto si tratta di percorrere un ripido sentiero in discesa giù per la scogliera che sebbene non sia tanto alta, non tutti hanno il cuore d’affrontare. Anche lo spazio per distendersi è esiguo e non c’è tanta privacy, poiché chiunque passa dal sentiero vede chi sta sotto.
E Ora Stupitevi
Anche se deciderete di non fermarvi in questa prima cala, lo scorcio di mare e di rocce che vi si offrirà è un’ottima introduzione a quello che vi aspetta qualche decina di metri più avanti, dove una breve spiaggia di sabbia dorata ed un basso fondale trasparentissimo si presenteranno all’improvviso allo sguardo stupefatto di chi non è mai stato su questa spiaggia. Qui troverete anche un piccolo bar, ma se non amate il soffice ed alto strato di foglie secche di Poseidonia che generalmente occupa i due terzi della spiaggia (questo dipende dall’intensità delle mareggiate invernali), Felciaio non fa per voi.
Non Chiamatela Alga
L’immenso golfo che ospita voi e la spiaggia, è coperto da una rigogliosa prateria di questa pianta marina (non chiamatela alga! Perché non si tratta di un’alga e sarebbe come dare dell’invertebrato al vostro cane) che, spazzata dalle mareggiate, rilascia sulla spiaggia una quantità di foglie secche, le quali, anno dopo anno si accumulano e nonostante qualche sporadico intervento umano, tendono a stratificarsi in solidi pacchi di foglie pressate. Qui troverete mamme con bambini piccoli, poiché l’acqua è trasparente ed il fondale estremamente basso, quindi l’acqua è normalmente più calda che altrove, basta ci sia il sole. Interessanti alcuni blocchi di marmo rosa che emergono dalla fine sabbia gialla della spiaggia, anche se talvolta sono invisibili perché sommersi dalle foglie di Poseidonia.
Un Porticciolo Misterioso
L’altra caletta è la più frequentata, è stata ricavata allungando le due estremità rocciose con grossi macigni di riporto, in modo da ottenere un’insenatura riparata da qualsiasi vento, anche dallo Scirocco, dal quale questa parte dell’isola è investita ortogonalmente. Al centro, sulla riva, si trova un’alta e misteriosa costruzione che proseguiva a mare con uno scivolo di cemento, un vero e proprio minuscolo porticciolo con la possibilità, durante l’inverno, di riparare al coperto un’imbarcazione. La spiaggia è sovrastata da poche grandi ville ed il grosso scoglio che separa questa terza caletta dall’altra parte della spiaggia è l’ideale se vi piace tuffarvi, non troppo alto ed il fondale è sempre di un blu cristallino.
L’arcano Svelato
Infine potrete esplorare l’ultima zona della spiaggia che è anche la più frastagliata, non si tratta infatti di una vera e propria spiaggia, piuttosto di alcuni sprazzi di ghiaia fine sparsi nel cuore di una scogliera poco ospitale dalle inaspettate venature gialle da cui fuoriescono cristalli di zolfo, questo però è anche il suo fascino. Fra le rientranze della scogliera ed i piccoli ripari scavati dal mare a forma di minuscole grotticelle, potrete trovare riparo e gustarvi uno scorcio di mare particolarissimo e dal carattere selvaggio, ma dovrete andarci presto o avere la fortuna di trovare i posti liberi.
Nonostante Felciaio sia una località turistica molto frequentata, non smette di conservare quella natura primitiva e selvatica con sfumature tenebrose di questa parte dell’isola d’Elba, io credo soprattutto a causa delle sue rocce.
Esse infatti sono tra le più antiche d’Italia, attraverso milioni di anni sono state cotte e rimodellate da un intenso metamorfismo che le fa somigliare a quelle foreste fossili in cui non si fa fatica immaginare antichi animali smisurati scomparsi dalla faccia della Terra, ma non dalla memoria arcaica dell’uomo. La dolcezza dei luoghi ed un paesaggio geologico così “movimentato”, regalano a Felciao un fascino particolare. Ricordo con nostalgia quando, insieme a mia figlia ancora bambina, collezionavamo sassolini di tutti i colori levigati dal mare, caleidoscopio pietrificato della grande e bella varietà litologica del luogo.
Graziano Rinaldi